La gestione del passaggio generazionale nell’impresa
In questi anni di forte cambiamento e di crescente criticità per le imprese, uno dei fattori di debolezza è rappresentato dalle loro dimensioni e tipologia: oltre il 50% sono di proprietà familiare e dagli studi statistici, oltre il 50% sono destinate a scomparire con la prima generazione. Le imprese familiari, quindi, sono degli organismi delicati che vanno governati con criteri e strumenti propri, avendo cura dell’evoluzione aziendale e del contesto nel quale essa è inserita.
Scopo del presente progetto è fornire all’imprenditore ed ai suoi discendenti, strumenti e metodi per comprendere i principali mutamenti del contesto e per guidare la propria impresa attraverso le difficoltà tipiche del passaggio generazionale.
Imprenditori e figli di imprenditori che desiderano confrontarsi con le problematiche connesse con l’inserimento in azienda delle nuove generazioni e costruire un modello organizzativo di sviluppo per la propria impresa.
Imprenditori che desiderano dare continuità alla propria impresa attraverso l’aggregazione con altre attività imprenditoriali complementari, con investitori interessati ad un processo di crescita, con manager motivati a rilevare un’attività imprenditoriale.
1. Delineare in quadro strategico di minacce ed opportunità collegate all’inserimento ed alla qualificazione delle figure familiari all’interno delle aziende.
2. Descrivere i passaggi chiave sui quali far poggiare la successione in azienda, le competenze da acquisire, l’esperienza maturata in una job-rotation, la progressiva responsabilizzazione nei ruoli chiave.
3. Proporre una casistica di passaggi generazionali di successo ed una panoramica di fallimenti dovuti ad un non corretto approccio metodologico nella successione.
• “Mission” dell’imprenditore nella sua impresa e “Vision” delle nuove generazioni, in confronto a quelle precedenti.
• Le strategie aziendali di consolidamento, di innovazione, di sviluppo, di diversificazione.
• La misura delle capacità imprenditoriali: indici e criteri nella gestione della propria impresa familiare. Il conto economico previsionale come fattore cardine sul quale poggiare la misurazione dell’efficacia aziendale.
• La direzione dell’azienda familiare ed i processi di delega dell’autorità, il mantenimento del controllo attraverso la pianificazione e l’addestramento dei successori, l’attribuzione dei compiti e responsabilità.
• Il management dell’impresa familiare e della gestione dei collaboratori non familiari.
• La retribuzione dei membri familiari dell’impresa: criteri e costi aziendali.
• La preparazione della successione in azienda nell’esercizio delle responsabilità di proprietari.
• La formulazione di programmi di medio – lungo termine per l’impresa e per la successione dell’imprenditore.
• L’inserimento dell’impresa familiare in una rete: esperienze di successo ed integrazione delle nuove generazioni in un network.
• La gestione delle figure chiave in azienda da parte dei successori: ostacoli generati dal passaggio generazionale.
• La cessione dell’azienda a finanziatori e manager esterni: modalità e peso delle figure familiari nelle nuove realtà.
• Illustrazione di una serie di successi e fallimenti.
Ai partecipanti saranno fornito alcuni libri sul passaggio generazionale e gli articoli:
• Risollevarsi
• Di padre in figlio: fallimenti e storie di successo
Il programma è sviluppato in lezione frontale con una forte interattività: verrà nominato nel gruppo dei partecipanti un rappresentante dei padri, uno dei figli ed un manager.
Si prevede una durata di 1 giornata d’aula, articolata in due momenti: il primo di illustrazione, il secondo di confronto.
In passato la piccola impresa familiare era stata proposta come salvifica dell’economia italiana.
Oggi il modello è messo in crisi dalla globalizzazione, dall’innovazione tecnologica che richiede importanti investimenti, dalle difficoltà del ricorso al credito, dai vincoli burocratici e dal costo del lavoro.
Per chi dirige, l’acquisizione di competenze nei vari campi della gestione aziendale è diventata fondamentale e la ricerca di modelli manageriali cozza sovente con prassi consolidate e stili del passato, non più applicabili verso le nuove generazioni.
Il risultato dell’inserimento delle nuove generazioni in azienda diventa deludente e sovente si manifesta con tensioni e conflitti che si riveleranno all’interno della struttura aziendale, con risultati catastrofici.
È anche per impedire queste difficoltà che si pone la giornata di formazione, e per porre le basi di un pianificato e sereno processo, supportato dall’esperienza di chi spesso si è trovato a gestire queste situazioni come consulente d’azienda.