L’organizzazione e la direzione di un’azienda in periodi turbolenti: oltre il “lean management”

Il sistema delle imprese è in profonda trasformazione, a causa dei cambiamenti della domanda nei settori tradizionali, della grande accessibilità delle tecnologie, delle strutture produttive sovente sovradimensionate e dell’elevata diversificazione delle richieste.
Chi dirige le aziende si trova a gestire su vari fronti i flussi di domanda ed ha la necessità di modificare il suo ruolo, avvalendosi di una diversificata rete di fornitori, presidiando le variabili produttive rappresentate dalle tecnologie e dalle risorse umane ad esse collegate, monitorando costantemente produttività, efficienza e fattori di costo.

Destinatari

Responsabili di produzione e gestione di aziende.
Imprenditori e supervisori di processi produttivi.
Successori di titolari di azienda che intendono ampliare le proprie competenze nell’ambito organizzativo e gestionale dell’impresa.
Responsabili dei sistemi di qualità e capi reparto.

Obiettivi

1. Presentare le più significative trasformazioni organizzative che stanno caratterizzando questi periodi di altissima competitività e descrivere le più indicate strategie di specializzazione, diversificazione, associazione e integrazione sulle quali poggiare i processi di cambiamento.
2. Evidenziare i punti deboli e le aree di criticità del sistema aziendale e fornire gli strumenti di gestione delle variabili produttive tendenti ad armonizzare tutte le aree.
3. Far comprendere le potenzialità della “Lean Manufactoring”, delle tecniche di gestione applicate nelle aree progettuali, manifatturiere e di servizio, nonchè nell’attuazione di modelli organici di task-force e di management-team.

Contenuti

• Le strategie innovative nelle aziende: Vision, Mission, valori, scenari e Piano di Azione Strategica.
• La bussola strategica in tempi di crisi: fattori critici di successo ed analisi SWOT.
• Organizzazione e strutture: la dimensione dell’impresa e le logiche di sviluppo.
• La partnership con fornitori e clienti; la specializzazione flessibile.
• I sistemi gestionali: la preventivazione, la gestione ordini, l’area manifatturiera, l’area servizi e trasporti.
• Gli strumenti di gestione: i report, i parametri di produttività e di efficienza, gli standard qualitativi, i meccanismi di coordinamento.
• Il fattore approvvigionamenti: dalle materie prime alle tecnologie, al portafoglio fornitori di lavorazioni e servizi; i concetti di lotto economico e gli accordi di collaborazione.
• Lo sviluppo di un approccio metodologico di gestione: l’analisi delle opportunità, la soluzione dei problemi, la decisione e la valutazione delle attività, l’equilibrio dei flussi di lavoro e nella gestione delle commesse.
• La struttura e le mansioni: carichi di lavoro e professionalità degli addetti; profili professionali richiesti nella nuova organizzazione del lavoro.
• La saturazione delle macchine e degli addetti: simulazioni e valutazioni di opportunità; il vincolo tecnologico e la logica degli investimenti.
• I “colli di bottiglia” e la programmazione del lavoro: dal budget della produzione ai criteri make-or-buy.
• Le risorse umane nelle aziende ed i percorsi di professionalizzazione; dalla ricerca e selezione all’inserimento, alla formazione sul lavoro, alla valutazione delle prestazioni.
• Le funzioni direttive ed i responsabili di unità: conoscenze, competenze, stile direzionale e sensibilità al fattore umano.
• I nuovi traguardi della qualità totale: il Kaizen applicato ai vari settori industriali e le nuove responsabilità nel miglioramento continuo.
• La produzione e la qualità: i modelli giapponesi, americani ed europei sulla qualità.
• Qualità del prodotto, del processo produttivo e delle prestazioni realizzate: standard e limiti..
• Il concetto di cliente: cliente interno e cliente tradizionale come beneficiario della qualità.
• La funzione ed il ruolo dei responsabili del conseguimento di obiettivi di qualità: gli standard delle unità produttive ed i costi della “non qualità”.
• Illustrazione degli strumenti della qualità totale: i piccoli gruppi di progetto, i gruppi interfunzionali, le metodologie del problem-solving e della creatività applicati nel miglioramento qualitativo.
• Lo sviluppo di un programma di miglioramento della qualità: del processo, del prodotto e del servizio.
• Collaborazione e competitività all’interno delle unità produttive: le prestazioni della squadra e le attese dei responsabili. Verso un’alta qualità aziendale: l’immagine, le potenzialità tecniche, la qualità del servizio e personale.

Materiali di supporto

Ai partecipanti sarà fornito il libro “Organizzazione e gestione delle aziende” e gli articoli:
• Il pensiero snello
• Le scelte imprenditoriali
• La bussola strategica

Metodologia didattica

Oltre alla lezione tradizionale saranno proposti una serie di casi aziendali tratti da esperienze maturate nelle aziende, si svilupperanno piccoli lavori di gruppo e saranno proiettati alcuni filmati sull’organizzazione del lavoro, sulla qualità dei processi e sull’innovazione nella comunicazione.

Durata

Il programma, indirizzato a figure con esperienza nel settore, è sviluppato in 8-12 ore aula, erogabili in sessioni di una o mezza giornata anche in maniera continuativa.

Benefici per i partecipanti

La possibilità di acquisire in tempi relativamente brevi una buona operatività nella gestione delle variabili organizzative di un’azienda, nel presidio di aree critiche e nella possibilità di individuare i punti di forza e le aree di vulnerabilità della propria struttura.

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